La “modalità ON” si attiva ben prima di separarsi dal convoglio della metropolitana. Via via che le successive stazioni snocciolano i passeggeri più abitudinari e quotidiani, si fa largo lo sguardo di meraviglia in chi resta saldamente a bordo, fino a raggiungere la terra dei preziosi lingotti del sapere.
Lo sguardo vaga sugli ultimi compagni viaggio: visi giovani e silenziosi accompagnano la discesa che ora svela la meravigliosa classe di bambini, rimasta invisibile quanto una compagnia di folletti in un festoso sottobosco ansioso di crescere.
Ad attenderla sono già schierate chiome frondose, animali curiosi e altre creature che ora appaiono mitiche perché immerse nell’ambiente che è loro naturale.
É l’umanità che si disvela, composta da persone per bene tra le quali passeggiare come su un prato eternamente fiorito, popolato di api e farfalle svolazzanti.
Sostenuto dall’energia che riempie ogni angolo dell’enorme fabbrica del sapere, posso planare tra la densità delle immagini, dei suoni e delle parole che assorbo tramite ogni poro, posto al servizio di ciò che di me più mi piace.
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